Siamo a New York io e Paoling, dallo scorso giovedì. Giriamo, vistiamo, facciamo shopping, insomma, è un vero viaggio rilassante tra ragazze (certo si una delle due è più impegnata a far divertire l’altra altrimenti non si spiegherebbe il Museo delle Cere…).
Paoling ha 12 anni e mezzo, aspetta di essere grande, si veste tutta carina, e se guardo le foto dell’anno scorso mi sembra cresciuta almeno di 3. Comincia a rendersi conto che alcuni sguardi su di lei sono diversi, e ne abbiamo parlato diverse volte.
Stasera eravamo al ristorante, qui a New York, vicino all’hotel per poi venire presto in stanza per una serata di maschere di bellezza coreane comprate oggi (troppo belle!). Paoling ad un tratto mi dice, terrorizzata, che un tavolo di 5 uomini sui 45 anni a cui io davo le spalle l’aveva guardata, ridendo.
Mi dice vai a chiedergli perchè. Mi giro, li guardo, parlavano tranquilli tra loro.
Le dico che se avessero detto qualcosa di strano non lo direbbero a me, e mi sembravano davvero tranquilli, nessuno schiamazzo, nè risate strane.
Le dico anche che lei seduta li tranquilla sembra proprio una bambina, e che un gruppo di uomini di quell’età che fanno commenti pesanti in pubblico su una bambina con i camerieri che passano mi sembra davvero impensabile. Le dico che capisco che si sia sentita male ma che non sappiamo cosa abbiano detto. Ci scambiamo di posto, e i 5 non si girano mentre lo facciamo, nè si girano più verso di noi per tutta la cena.
Paoling ha paura, vuole andare via subito. Piange addirittura.
Andiamo via, parliamo con calma arrivate nella stanza, e dopo la solita mezz’ora di riscaldamento, nella quale le dico che è giusto essere attenta ma non avere paura di tutti gli uomini sempre, viene fuori il perchè di questa cosa.
Paoling ha la stessa età che aveva sua sorella quando è stata molestata in casa dal Padrino. Sorella che lei non vede da tempo e vedrà, contenta di farlo, a luglio. Lei dice che guardando quegli uomini, che forse non parlavano davvero di lei, aggiunge, ha pensato a sua sorella alla sua età e a quanto le avrebbe fatto schifo essere toccata da uno di loro, come era successo alla sorella,
Mi dico che è molto che non parliamo di queste cose, e lei è cresciuta ed ora le vede diversamente. E’ arrabbiata col Padrino ma anche con sua mamma.
Mi dice che vorrebbe vedere sua mamma per chiederle il perchè.
Le dico che non si fa a 12 anni, di parlare con una persona così problematica, perchè non avrà mai risposte. Le dico che lo farà da grande quando saprà ascoltare anche le bugie o i silenzi.
Adesso lei fa la doccia, tra poco serata creme.
E io boccheggio. Ci sono cose che mi tolgono il respiro.
10 commenti
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giugno 7, 2017 a 6:44 am
ale
Sei una mamma meravigliosa….io ho appena iniziato il percorso per l’adozione, spero , se un giorno avrò un figlio, di essere brava quanto te in queste situazioni difficili.
luglio 5, 2017 a 9:42 am
treorme
Ciao Ale, sei gentilissima, e non so se hai ragione, perchè non mi sento proprio così brava… per favore tienimi aggiornata sul tuo percorso di adozione, è una strada lunga e molto bella. 🙂
giugno 9, 2017 a 5:04 PM
tiziana
solo la donna che ti ha cresciuto puo darti la sicurezza di essere protetta…..io da mamma affidataria di un adolescente non ho avuto questa possibilita ‘….sei una brava mamma per paoling e lei sa che puo ‘contare su di te …siete fortunate,,,io vi leggo da sempre e penso che il vostro vivere abbia qualcosa di magico
luglio 5, 2017 a 9:41 am
treorme
Grazie Tiziana, adesso è passata quella serata strana, quando Paoling è uscita dalla doccia mi sono fatta un pianto di dieci minuti nelle sue braccia, e anche adesso se ci penso il cuore mi fa male un po’. In questo momento lei è in Italia in visita alla sorella e io sono in pensiero, perchè questa sorella uscita da quella casa a 13 anni e rimasta in comunità muta è sempre un pensiero forte. Perchè ci siamo occupati di Paoling e non di lei. Capisco quello che dici, per far sentire protetto ci vuole una storia dietro e mi chiedo sempre come avrei fatto con una ragazza grande. Come va il tuo affido? è ancora in corso?
luglio 5, 2017 a 11:10 am
tiziana
ciao tre orme abbiamo accolto la nostra Giada a 13 anni ed e “rimasta con noi fino a 17…la difficolta” di riuscire a entrare in contatto con una adolescente molto provata dalla vita e” stata enorme…ma giorno per giorno condividendo un quotidiano leggero e per questo rassicurante …a tratti burrascoso ma sempre carico di piccoli significati,,,ha permesso a Giada di acquisire sicurezza in se stessa…autonomia …di coltivare amicizie ed ora a tre anni dalla sua partenza a fidarsi di un amore….
luglio 5, 2017 a 2:57 PM
treorme
Fidarsi di un amore. Queste sono parole molto belle e molto forti. Capisco bene quello che dici. A 17 anni Giada ha fatto rientro in famiglia?
luglio 6, 2017 a 11:04 am
tiziana
intanto mi piace tantissimo quessto nostro scriverci…..è cosi difficile raccontare le proprie esperienze….Giada finito il tempo massimo; quindi nel suo caso 3 anni di affido concesso dal tribunale ha trovato una vera e propria casa in una piccola realta ‘ di accoglienza per ragazze vicine all”autonomia ….potra restare li fino a 21 anni e poi organizzarsi in appartamenti convenzionati dove sara piu facile affrontare la vita di tutti i giorni….
luglio 6, 2017 a 1:55 PM
treorme
e il vostro rapporto oggi com’è, Tiziana? la vedete ancora?
settembre 15, 2017 a 10:21 am
tiziana
ciao torno dopo l ‘estate….il rapporto con Giada e’ incostante e sempre molto faticoso devo dire da entrambe le parti….per lei perche’ con noi un po si e’ scoperta e quindi sa che noi sappiamo della sua vita della sua famiglia e questo non le piace…per noi perche’ e’ sempre un ‘altalena di emozioni …ora ci chiama ci vuole e poi invece messaggia cattiverie per poi chiedere scusa …oppure neanche ci calcola per mesi e poi si arrabbia perche’ noi viviamo anche senza di lei….noi siamo li anche per lei …e’ nel nostro cuore e accettiamo quello che il vento ci porta….
settembre 26, 2017 a 11:26 am
treorme
Tiziana sono contenta di avere tue notizie. Lo sai che é importante quello che fate per lei anche in mezzo alla tempesta. Immagino la fatica. E ti abbraccio fortissimo.